martedì 23 aprile 2013

Calo del traffico (e dei consumi) in Veneto il diesel sotto 1,5 euro


Calo del traffico (e dei consumi)
in Veneto il diesel sotto 1,5 euro

I distributori perdono il 13%, le «pompe bianche» solo il 7%. Scendono i prezzi, Benzina a 1,6 euro. Differenze anche di 15 cent tra un gestore e l’altro

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2013/23-aprile-2013/calo-traffico-consumi-veneto-diesel-sotto-15-euro-212801173830.shtml
VENEZIA — A marzo 2013 il prezzo medio del gasolio era di 1,694 euro al litro (secondo le statistiche del Ministero dello Sviluppo Economico). Tempo un mese e il prezzo è sceso ancora: circa 1,630 euro al litro. Stesso discorso per la benzina: a marzo 2013 il prezzo medio sul territorio è stato di circa 1,796 euro al litro; nel mese di aprile siamo arrivati a 1,742 euro. Cosa spiega questo andamento al ribasso, quando solo ad agosto dell’anno scorso in alcune regioni si era sfondata la quota «due euro al litro»? La ragione risiede negli andamenti del mercato internazionale: banalmente, con la crisi corrente la domanda di carburante si è contratta, provocando un surplus nell’offerta e dunque un abbassamento dei prezzi. Anche in Veneto, soprattutto in Veneto. Una spia sono i 13 milioni di veicoli in meno in circolazione sulle autostrade della regione l’anno scorso: si è tornati al traffico di dieci anni fa.
A livello regionale infatti, se si verificano i prezzi al distributore, scopriamo che l’offerta si fa interessante e parecchio al di sotto della media italiana, trattandosi di circa 15 centesimi in meno per litro: il prezzo più basso in assoluto lo propongono i distributori Sprea, Wolftank e Dall’Aglio, tutti nel Rodigino e allineati su 1,589 euro al litro per la benzina e 1,489 euro al litro per il gasolio. Si tratta delle cosiddette «pompe bianche», impianti che non sono affidati da una compagnia petrolifera a un gestore ma sono direttamente di proprietà di chi acquista la pompa. Allora, se il prezzo medio del carburante è sceso bruscamente nelle ultime due settimane in tutta la regione, c’è chi propone prezzi più convenienti di altri a seconda che sia un «No logo» oppure di proprietà di una compagnia. Non a caso, stando alle classifiche del sito «prezzibenzina.it» (che si alimenta delle segnalazioni degli automobilisti e non è sente da critiche), tra i primi dieci distributori di benzina più convenienti del Veneto nove sono indipendenti, mentre per quanto riguarda il gasolio, sono otto su dieci. I distributori indipendenti possono permettersi di offrire il carburante a prezzi così appetibili proprio perché non sono subordinati alle imposizioni delle compagnie petrolifere. I
l presidente del Gisc, il sindacato regionale benzinai che fa capo a Confcommercio Veneto, Moreno Parin conferma: «Se a livello nazionale si parla di un calo delle vendite di carburante intorno al 10%, a livello regionale i distributori di proprietà delle compagnie petrolifere perdono il 13% mentre le pompe bianche perdono il 7%: una bella differenza! Più concretamente, pensando ai consumatori, la differenza tra gli uni e gli altri è di circa 10, talvolta 15 centesimi al litro». La conseguenza diretta (e prevedibile) è che in un settore fortemente sofferente chi non vende «sotto una bandiera» è avvantaggiato e perde meno: un distributore in Veneto vende mediamente un milione e 700mila litri di carburante all’anno; una pompa bianca nell’arco di 365 giorni vende almeno tre volte tanto. Dalla parte dei gestori «sotto una bandiera », come li si è chiamati prima, un altro effetto è la chiusura degli impianti oppure il cambio di gestione. Quest’ultimo è un trend iniziato da circa cinque anni a questa parte e in continua crescita. Sempre secondo Parin però: «Su dieci cambi di gestione, nove e mezzo sono destinati al fallimento e ad essere seguiti da una nuova gestione». Elisabetta Vianello, presidente della Vega, la più importante tra le «No logo» venete, riconosce il momento difficile per i distributori ma è anche cosciente della marcia in più delle pompe bianche: «Fluttuazioni settimanali a parte, i prezzi degli indipendenti si collocano sempre nella fascia bassa. Inoltre abbiamo un’immagine più pulita rispetto alle grandi compagnie petrolifere. Mi aspetto un assestamento dei prezzi nelle prossime settimane, leggermente al rialzo». Vien da pensare se non sia il caso di affrettarsi a fare il pieno!

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