martedì 29 gennaio 2013

A volte le Buone notizie sono 'mascherate' da Cattive notizie.....


Gli italiani non fanno più il pieno
Il fisco rischia di rimetterci miliardi

Il prezzo per litro di benzina in Italia supera la media europea di 25,4 centesimi, di cui 23,1 centesimi sono dovuti a un maggior carico fiscale

Gli italiani consumano
meno benzina: -10,5% in un anno
Lo Stato rischia di veder sparire
circa 2,6 miliardi di tasse
SANDRA RICCIO
MILANO
I prezzi del carburante sono troppo alti per colpa delle accise e così lo Stato incassa molto meno dalla vendita di benzina e gasolio. Un boomerang che nel solo mese di dicembre è costato al Fisco quasi il 10% di entrate.  

Nei trenta giorni esaminati, il gettito relativo a questa particolare voce, è infatti rimasto indietro del 7,2%. Il calcolo dei soldi che mancano all’appello lo ha fatto il Centro Studi Promotor (Csp) che ha già lanciato l’allarme sull’intero 2013: di questo passo lo Stato rischia di veder sparire circa 2,6 miliardi di tasse. Basta che nei prossimi 12 mesi il trend prosegua sugli stessi livelli di dicembre. La colpa, sottolinea il Centro Studi, è del cosìddetto effetto Laffer, «cioè il calo del gettito a fronte di una tassazione eccessivamente elevata».  

Ma il portafogli degli automobilisti, si sa, è già parecchio bersagliato da balzelli vari e rincari continui. Solo nelle ultime settimane sono scattati aumenti in autostrada, aumenti delle multe e dell’Rc Auto. Già l’anno scorso molte famiglie avevano messo un freno alla spesa alla pompa. Dal bilancio dell’ultimo anno emerge infatti che i consumi di benzina e gasolio in Italia sono calati del 10,5%. Ma lasciare l’auto in garage non è bastato. Dai dati elaborati dal Csp risulta infatti che la spesa complessiva è salita a 67,4 miliardi con una crescita del 4,7% proprio per effetto delle tasse più alte.  

Dove sono andati questi soldi? L’Erario ha incassato 36,5 miliardi di euro (il 12,4% in più dell’anno prima) mentre i restanti 30,9 miliardi li ha intascati l’industria petrolifera e i distributori che però lamentano un calo di introiti del 3%. «Dunque l’Erario - sottolinea il Csp - finora è stato l’unico soggetto a trarre vantaggio dall’attuale situazione dei consumi e dei prezzi di benzina e gasolio. Per ora, infatti, l’effetto Laffer ha interessato solo il mese di dicembre e non ha quindi compromesso il bilancio dell’annata per l’Erario, ma potrebbe comprometterlo seriamente nel 2013».  

Il calo a dicembre delle entrate per lo Stato è «l’ennesima conferma di una nefasta gestione di tutto ciò che riguarda l’automotive adottata in particolare dall’ultimo Governo» rincara la dose Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di autovetture. «Ai 2,6 miliardi che rischiano di mancare all’appello come conseguenza del calo del gettito dai carburanti, si aggiungono - precisa il presidente Filippo Pavan Bernacchi - i 3 miliardi di euro di mancati introiti per lo Stato nel 2012 (tra Iva e tasse varie) perché gli italiani non comprano più autoveicoli». 

Intanto il peso delle tasse si calcola al distributore. «Se consideriamo i dati al 1° dicembre per la benzina il prezzo italiano supera quello medio europeo di 25,4 centesimi. Questa differenza è dovuta per 23,1 centesimi a un maggior carico fiscale e per 2,3 centesimi a un maggior prezzo industriale. Per il gasolio il maggior prezzo alla pompa in Italia è di 26,3 centesimi, 24,4 centesimi di maggiori imposte, 1,9 centesimi di maggior prezzo industriale» spiega Promotor.

martedì 15 gennaio 2013

Troppe spese, Treviso spegne le luci Dalla Torre Civica alle mura, tutto al buio dalle 2. L'obiettivo è quello di risparmiare 150 mila euro all'anno


Troppe spese, Treviso spegne le luci

Dalla Torre Civica alle mura, tutto al buio dalle 2. L'obiettivo è quello di risparmiare 150 mila euro all'anno

TREVISO – Via la luce dalla Torre Civica, dalle mura, dalle sponde del Sile e dei rii del centro storico: il Comune di Treviso lancia una serie di interventi per ridurre la spesa dell'illuminazione pubblica. Il provvedimento più d'impatto sarà quello delle luci scenografiche che illuminano monumenti e attrazioni: attualmente rimangono accese tutta la notte, ma a breve si spegneranno alle due. Il tempo di qualche settimana, per far passare le pratiche negli uffici e poi il piano di diminuzione dei costi sarà operativo, con l'obiettivo di risparmiare fino a 150 mila euro l'anno su una spesa complessiva per le casse municipali di un milione e 205 mila euro.
Verranno parzialmente spente le lampade degli impianti nelle lottizzazioni non ancora edificate o nei parcheggi; gli impianti cittadini verranno configurati per accendersi dieci minuti più tardi e per essere spenti dieci minuti prima in inverno e venti minuti prima in estate (solo così si prevede di risparmiare 40 mila euro l'anno); continua l'installazione di riduttori di flusso, orologi astronomici e la sostituzione delle luci al mercurio con led.
E poi le luci scenografiche: il Comune calcola di risparmiare 16.100 euro l'anno togliendo l'illuminazione lì dove non ha utilità, ma valorizza i gioielli cittadini. «Sono tutti interventi sperimentali valutati in accordo con la polizia locale, se ci saranno problemi di ordine pubblico dovuti alla riduzione della luce ripristineremo il sistema precedente» sottolinea l'assessore ai lavori pubblici Giuseppe Basso. Per arrivare all'obiettivo dei 150 mila euro di risparmi il Comune dovrà investire 261 mila euro: nel giro di un paio d'anni l'amministrazione conta però di ammortizzare la spesa.


http://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/notizie/cronaca/2013/14-gennaio-2013/troppe-spese-treviso-spegne-luci-2113543311853.shtml